9 febbraio 2014

SP 26, TANELLI: “il paziente ha bisogno di riposo. Ha bisogno di un futuro alleggerito nel traffico e nei prelievi idrici... per le piogge possiamo fare ben poco. Allestire una stabile viabilità alternativa”

ilvicinato@  - Beppe Tanelli (geologo): «Le fratture e le cavità si sviluppano tendenzialmente secondo le direzioni segnate dall'andamento del reticolo idrografico superficiale, che segue linee di debolezza tettonica. Queste si incrociano, grosso modo, proprio nella zona del Piano. Forti piogge, traffico, emungimenti idrici, sono le ragionevoli concause dei crolli che si verificano in un "organismo" già clinicamente fragile. In altre parole. Siamo di fronte ad un "organismo" che ha bisogno di cure mediche. A prima vista ortopediche e anche reumatologiche. Il paziente è stato lodevolmente tenuto sotto osservazione dopo i crolli di due anni fa, ed è stato grazie a questo monitoraggio che si sono evitate pesanti ricadute per il crollo dell'altro giorno. La patologia è piuttosto complessa e ben vengano consulti da parte di esperti qualificati. Nel frattempo, come direbbe un buon medico di famiglia, operiamo per allestire una stabile viabilità alternativa, poiché a prescindere dalla diagnosi degli specialisti, una cosa appare certa: il paziente ha bisogno di riposo. Ha bisogno di un futuro alleggerito nel traffico e nei prelievi idrici... per le piogge possiamo fare ben poco in tempi brevi, in tempi più lunghi possiamo tentare di contenere i suoi "impazzimenti", con politiche e comportamenti sempre più ecosostenibili».