27 marzo 2014

CUPERLO PENSA A QUALE PARTITO: “Vogliamo una comunità o una porta girevole in cui si entra e si esce a seconda del proprio destino?”. Convention a Roma il 12 aprile

ilvicinato@ - Gianni Cuperlo: «Sento più forte il bisogno di una sinistra ripensata, rinnovata, rifondata. Di un riformismo finalmente libero da subalternità, che non vive solo dentro le istituzioni ma tra la gente comune, dentro i circoli, nei movimenti che non arrivano in prima pagina, nei tanti che presidiano la legalità e una battaglia quotidiana per i diritti umani e civili. Un partito, è una comunità di cui c'è bisogno ora e ci sarà bisogno dopo. In un pugno di settimane è cambiato tanto, per questo è bene alzare lo sguardo e parlare a tutti senza smarrire il senso di quel che abbiamo seminato. Siamo certi che la sola strada sia un partito disegnato sul leader e ridotto a comitati elettorali, ma privo di certezze?».