ilvicinato@ - Gianni Cuperlo: «Sento più forte
il bisogno di una sinistra ripensata, rinnovata, rifondata. Di un riformismo
finalmente libero da subalternità, che non vive solo dentro le istituzioni ma
tra la gente comune, dentro i circoli, nei movimenti che non arrivano in prima
pagina, nei tanti che presidiano la legalità e una battaglia quotidiana per i
diritti umani e civili. Un partito, è una comunità di cui c'è bisogno ora e ci
sarà bisogno dopo. In un pugno di settimane è cambiato tanto, per questo è bene
alzare lo sguardo e parlare a tutti senza smarrire il senso di quel che abbiamo
seminato. Siamo certi che la sola strada sia un partito disegnato sul leader e
ridotto a comitati elettorali, ma privo di certezze?».