1 marzo 2014

RIO MARIA, RELAZIONE DEL 24 SETTEMBRE 1896 INVIATA DAL SINDACO GIOVANNI TADDEI CASTELLI AL PREFETTO DI LIVORNO. “La causa principale di malcontento è il vedere che mentre molti paesani sono disoccupati, rimangono invece adibiti alle miniere operai del continente, poco o punto adatti a quei lavori” (3di6)

ilVicinato@ - «Si chiede al Regio Governo quanto serve di base agli agitatori o per valersene nei periodi elettorali o per mantenere il malcontento nel popolo; l’attuale Amministrazione comunale, per sradicare la mala pianta, ha prelibato dalle aspirazioni del nostro popolo tutto ciò che ha ritenuto giusto ed attivabile e lo ha concretato nella citata istanza. Quando il Regio governo accolga le domande ivi contenute, riflettenti il personale della miniera, la classe marittima e quella operaia, molti motivi di malcontento spariranno e questo Governo sarà davvero benedetto dalle nostre popolazioni e chiamato restauratore. Lo accogliere quella istanza non costerà alcun sacrificio allo Stato, perché le concessioni che dovrebbero farsi sarebbero che graverebbero sull’affittuario delle miniere. La causa principale di malcontento, che viene sempre sfruttata con efficacia dagli agitatori, è il vedere che mentre molti paesani adattissimi per il lavoro nelle miniere, sono disoccupati, rimangono invece adibiti alle miniere operai del continente, poco o punto adatti a quei lavori, che capitarono qui all’epoca in cui le miniere avevano bisogno di braccia. Ogni malcontento sotto questo rapporto scomparirebbe quando nel novo capitolato d’affitto delle miniere fosse posta la clausola che a parità di condizioni fossero preferiti gli operai indigeni». Fine terza parte