ilVicinato@ - «Si chiede al Regio Governo quanto
serve di base agli agitatori o per valersene nei periodi elettorali o per
mantenere il malcontento nel popolo; l’attuale Amministrazione comunale, per
sradicare la mala pianta, ha prelibato dalle aspirazioni del nostro popolo
tutto ciò che ha ritenuto giusto ed attivabile e lo ha concretato nella citata
istanza. Quando il Regio governo accolga le domande ivi contenute, riflettenti
il personale della miniera, la classe marittima e quella operaia, molti motivi
di malcontento spariranno e questo Governo sarà davvero benedetto dalle nostre
popolazioni e chiamato restauratore. Lo accogliere quella istanza non costerà
alcun sacrificio allo Stato, perché le concessioni che dovrebbero farsi
sarebbero che graverebbero sull’affittuario delle miniere. La causa principale
di malcontento, che viene sempre sfruttata con efficacia dagli agitatori, è il
vedere che mentre molti paesani adattissimi per il lavoro nelle miniere, sono
disoccupati, rimangono invece adibiti alle miniere operai del continente, poco
o punto adatti a quei lavori, che capitarono qui all’epoca in cui le miniere
avevano bisogno di braccia. Ogni malcontento sotto questo rapporto
scomparirebbe quando nel novo capitolato d’affitto delle miniere fosse posta la
clausola che a parità di condizioni fossero preferiti gli operai indigeni». Fine terza parte