ilvicinato@ - Si fa presto a dire no
all’abolizione del Senato e a strapparsi le vesti al grido di “difendiamo la
democrazia”. Possiamo discutere della proposta di riforma contenuta nel progetto
di legge predisposto dal Consiglio dei ministri il 31 marzo scorso, dei 21 membri
nominati dal Presidente della Repubblica, della composizione paritaria di tutte
le Regioni, o di altro. Ma nonostante tutto, è alquanto discutibile sostenere
che abolire il Senato, o farne un organo di secondo grado, sia un’intollerabile
vulnus alla democrazia. Tant’è che in Europa solo 17 paesi su 48 hanno un
sistema bicamerale. Se poi andiamo a vedere le modalità di elezione, ci
accorgiamo che solo tre paesi hanno i membri eletti direttamente dal popolo:
Polonia, Repubblica Ceca e Svizzera. Negli altri paesi, invece, la seconda
camera è eletta in modo indiretto: in Germania dai governi locali, in altri
paesi da parlamenti e consiglieri locali. Possiamo discutere di tutto, ma sicuro questa opposizione alla
spinta riformatrice è un segnale negativo.
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