ilvicinato@ - «Gesù è a tavola con i suoi discepoli per il pasto
pasquale: quello che la tradizione cristiana chiama comunemente “l’ultima
cena”. Hanno appena iniziato, quando Gesù si alza e si mette a lavare i piedi
ai discepoli: un gesto che li coglie di sorpresa, e che provoca una vivace
reazione di Pietro, che Gesù vince a fatica. Lavare i piedi agli ospiti era un
gesto di accoglienza che i padroni di casa facevano compiere dai propri
schiavi, ed è appunto al livello di uno schiavo che Gesù si pone. Cioè: Gesù
compie un gesto che capovolge ogni idea di stratificazione gerarchica. Compie
un gesto di amore, di quell’amore che dura “fino alla fine” e che passa per la
croce. È un segno concreto dell’abbassamento del Cristo, anzi del suo
annichilirsi per noi. Non è un gesto fine a se stesso, ma un gesto che ci
sfida, mettendo in questione in modo radicale la nostra gerarchia di valori: Se
io, Maestro e Signore, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi
gli uni gli altri. Perché non c’è rinnovamento vero della vita, dei rapporti
umani e sociali se non in questo abbassarsi e farsi servi, in questo
considerare l’altro (e l’altra) più importante di noi, abbandonando ogni
spocchia, ogni pretesa di superiorità, e non solo noi confronti dei fratelli,
dei parenti, degli amici, ma nei confronti di quanti la vita mette sul nostro
cammino». Salvatore
Ricciardi, Pastore evangelico
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