2 aprile 2014

NASCE IL SENATO DELLE AUTONOMIE: 148 PERSONE SENZA INDENNITÀ. Sparisce il bicameralismo paritario che prevedeva una doppia approvazione delle leggi. Sparisce il Consiglio nazionale per l’economia e il lavoro

ilvicinato@ - «I cardini del nuovo testo di riforma del Senato approvato dal Consiglio dei Ministri. Il Senato delle autonomie sarà composto dai presidenti  di regione, sindaci dei capoluoghi di regione, due consiglieri regionali e due sindaci per ogni regione. Ci saranno ventuno senatori di nomina del presidente della Repubblica che dureranno in carica per sette anni. Il Senato avrà pari poteri con la Camera dei deputati solo per le leggi costituzionali e di revisione costituzionale, nonché per l’elezione del Capo dello stato, dei membri di Consiglio superiore della magistratura e della Corte costituzionale. Il nuovo Senato, sulle leggi approvate dalla Camera, potrà proporre le sue modifiche entro trenta giorni, ma la parola finale spetterà alla Camera dei deputati. Questa, inoltre, dovrà legiferare a maggioranza assoluta sulle materie proprie del Senato delle autonomie quali quelli riguardanti direttamente i comuni e le regioni. Il disegno di legge approvato dal governo prevede il ritorno allo Stato delle materie: energia, ambiente, tutela del paesaggio, turismo, coordinamento di finanza pubblica e sistema tributario».