ilvicinato@ - Fonte: Unione delle
Chiese metodiste e valdesi - «Il pane. Questo cibo primordiale e
fondamentale, essenziale e insostituibile, dovrebbe essere disponibile in
quantità sufficiente per tutti i miliardi di individui che popolano la Terra...
e lo sarebbe, se fosse oggetto di condivisione, e non di accaparramenti e di
rapina. Ma Gesù, che pure non sottovaluta l’importanza del fatto che tutti
abbiano da mangiare, al punto che ci insegna a pregare: dacci oggi il nostro
pane quotidiano, invita a guardare oltre
il pane materialmente inteso; e fa del miracolo appena compiuto un simbolo che
rimanda a qualcos’altro. Al pane che può fare ben più che riempire uno stomaco
e garantire una sopravvivenza. Al pane che può davvero saziare e dare la vita. Questo
pane è Gesù stesso. È lui il cibo fondamentale, essenziale e insostituibile.
Nutrirsi di lui, cioè del suo amore e della sua parola, dà la vita, e la dà nel
senso pieno del termine. Gesù è ciò, anzi è colui del quale nessuno può fare a
meno. È colui che può sfamare tutti senza esaurirsi. È la grazia di Dio che si
rinnova, fresca, ogni mattina. Non vuole essere incoronato re. Vuole indicare
un regno che non è di questo mondo, e nella prospettiva di questo ci invita ad
amarlo e a seguirlo». Da
una riflessione di Salvatore Ricciardi, Pastore evangelico