lomarchetti@ - «Domenica scorsa la proposta ragionata
ha vinto sulla protesta urlata. In quel 41% c'è un partito a vocazione
maggioritaria che si è rivolto a tutte le persone ovunque collocate in passato.
In partito che ha puntato a un patto con gli elettori dei differenti orientamenti
politici anziché fare accordi con le segreterie di altri partiti. In quel 41% ottenuto
dal Partito democratico, pertanto, c'è un voto sia di militanza sia di opinione
espresso con speranza dai giovani disoccupati, dai pensionati, dal ceto medio impoverito
e dai proprietari delle piccole imprese. Ieri pomeriggio una signora, un po’ più
anziana di me, mi ha detto: “Ho votato per il tuo partito (Pd) e l’ho fatto
perché spero che Renzi metta le cose a posto non tanto nel mio interesse, ma per
quello dei miei nipotini. È la prima volta che voto per un partito di sinistra,
in passato mi ero aggrappata a Berlusconi, e lo scorso anno ho votato per
Grillo in segno di protesta. Tutti e due mi hanno illusa, anzi spaventata…”. Insomma,
dentro quel 41% dato al Pd ci sono coloro hanno privilegiato il loro futuro, ma se delusi, sceglieranno diversamente. C’è pure un elettorato “mordi
e fuggi” che alle amministrative ha preferito le liste di centrodestra e alle europee
ha votato Pd per paura di un comico esaltato e contro un condannato per frode
fiscale. Un elettorato, quest’ultimo, tutto da conquistare!». Lorenzo (M)