umbertocanovaro@ - Rubrica XLVIII: «Chi haverà orto o
terra seminata dentro le valli verso la terra le debba serrare e chiudere di
sufficienti siepe o fosse, per modo che bestie da soma non vi possano entrare,
a giuditio dè stimatori, et entrandovi
bestie e non vi essendo sufficienti siepe, il Patrone delle bestie non
sia tenuto pagare danno ne accusa, ma esendo chiuso a suffitientia et
entrandovi bestie, paghino oltre l'emenda del danno, le pene che si sopra è
detto (cioè un soldo per " bestia pecorina" e cinque lire per branco,
intendendosi tale da trenta bestie in su,
e "il doppio la notte"n.d.a.), et il medesimo paghino stando
in fra le valle, ancor che non dessino danno, intendendo le bestie brade, ma le
bestie domate non paghino niente e li sia lecito starvi, purché non entrino né
luoghi chiusi, come è detto di sopra. Li confini delle Valle s'intendano in
questo modo: cominciando alla Maestà del Chiasso di sopra, e questo è un capo,
al valone sopra gl'orti di Borgo rotio,
un altro, all'Eternità, un altro, per
fin alla via di sopra che va alla ginestra; l'altro lato s'intenda dall'aia di
Casa vecchia a' dirittura, come va la serra, fino alla via che va a Grassola,
fra' quali confini non possono stare alcune bestie d'alcuna generazione eccetto
che l'Asinine, Cavalline e Boine domate, pena come di sopra». Umberto Canovaro