ilvicinato@ - Fonte: Unione delle Chiese
metodiste e valdesi - «In così poche parole si parla ben due volte di sacrifici! Come se
non bastasse sentirne parlare continuamente la radio e la televisione. Come se
non condividessimo già abbastanza spesso esperienze di sacrifici via facebook o
twitter... I sacrifici di cui parliamo continuamente sono frutto della crisi
economia, della difficoltà a trovare un posto di lavoro decoroso, della
mancanza di speranza nel futuro in cui costringiamo i nostri giovani. Ma il
nostro testo ci sfida a cambiare prospettiva. Ci chiede non di rinunciare,
bensì un impegno attivo e concreto. Ci chiede un sacrificio di lode. Ci chiede
di confessare il nome di Dio. E come farlo senza rinchiuderci in una comoda
spiritualità, in cui noi ci sentiamo ben protetti e amati da Dio ma in cui però
non c’è spazio per coloro che sono veramente in difficoltà? La risposta è chiara: esercitando la
beneficenza e mettendo in comune ciò che abbiamo! Ecco la rivoluzione evangelica.
Riusciremo a stare bene, riusciremo a lodare veramente il Signore quando
riusciremo a non pensare solo a noi e al nostro benessere ma nel momento in cui
riusciremo a condividere. A tendere le braccia a coloro che sono in difficoltà,
a donare il nostro tempo, le nostre capacità, le nostre risorse economiche
affinché anche gli altri possano migliorare la propria vita». Da una riflessione di Eliana
Briante, Pastora evangelica