ilvicinato@ -
Fonte:
Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «Abbiamo celebrato il Natale, ascoltato il Vangelo che dice: “La luce
splende nelle tenebre”. Lasciamoci dunque illuminare dalla luce di Gesù. Ma se
veramente questa luce ci illumina, se la presenza di Dio sorge come il sole e
fa sentire tutta la sua efficacia salutare, allora comprendiamo che non
possiamo accaparrarcela. La chiesa non ha l’esclusiva del bene; non ne è
neanche la dispensatrice. Se riceve la luce, sente immediatamente che questa
luce è per tutti. E lo fa capire. Le tenebre che avvolgono i popoli non sono
più così compatte. Una solidarietà profonda ci lega a quelle e a quelli che si
spendono perché la terra sia vivibile per tutti: ai medici che combattono
contro l’Ebola, alle maestre e maestri che rendono attrattiva la cultura anche
per i ragazzi che stanno per strada, ai musulmani che vogliono dialogare e non
tagliare le teste, a quel sindaco del Burkina Faso che cerca di creare posti di
lavoro perché i suoi concittadini non debbano emigrare, e a tanti e tante altre
che in ogni paese si attivano e attivano per creare condizioni di vita più
umane e ci dimostrano che cosa sia un’esistenza luminosa». Da una riflessione di Bruno Rostagno, Pastore evangelico