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Luigi Marroni, assessore regionale al diritto alla salute: «In questi anni la
sanità toscana ha affrontato con decisione la crisi, riorganizzando,
razionalizzando, eliminando sprechi e doppioni. E ottenendo, sia detto per
inciso, risultati che l'hanno posta ai vertici delle classifiche nazionali.
Pensavamo di non dover intervenire ulteriormente, invece no, il governo ci
chiede nuovi sforzi, nuovi sacrifici. E siccome non vogliamo ridurre i servizi
né aggiungere nuove tasse, dobbiamo fare altre scelte. Per questo abbiamo messo
mano a una grande riforma del servizio sanitario toscano, un processo di
riordino complessivo, che nell'arco di un anno porterà alla riduzione delle
attuali 12 aziende sanitarie locali a 3, una per Area vasta: Toscana Centro,
Toscana Nord Ovest, Toscana Sud Est. Dopo l'approvazione della
legge, i direttori generali delle 12 Asl decadranno, e con loro i direttori
sanitari, amministrativi e dei servizi sociali. La 3 future Asl saranno rette
da altrettanti commissari, che gestiranno il processo di fusione e il progetto
di riordino complessivo dei servizi sanitari regionali».