umbertocanovaro@ - Rubrica LI “Che forestieri non possino
addebbiare”: «Si statuisce ancora che
non sia lecito ad alcuna persona che non facci fattione reali e personali in
Rio debbiare (bruciare sul terreno legna e sterpi per ingrassarlo, nda) o
tagliare legna, pali o altro legname, per qualunque modo sia nel territorio e
confini di Rio e Grassola, senza licentia del Patrone, pena lire cinque per
ogni volta, di perdere le legne, pali e
debbi (le carbonelle, nda), e ciascuno possi accusar con il guadagno del quarto
(chi denunciava un reato, una volta accertato giudizialmente, lucrava un quarto
della somma pagata come multa, nda)». Umberto Canovaro