@enricorossipresidente.it - «Le mie linee sono queste. 1) Il piano deve essere
approvato e deve conciliare lavoro e ambiente. 2) Gran parte del piano del
paesaggio è condivisa dalla maggioranza. Infatti il consiglio regionale lo ha
già adottato. 3) Ora in discussione sono soprattutto le cave. Chi pensa che si
debbano chiudere esprime una posizione velleitaria che non tiene conto dei
problemi del lavoro né del fatto che le cave appartengono da secoli al
paesaggio delle Apuane. 4) Le attività di escavazione devono quindi essere
regolate, contenute e controllare per ciò che riguarda l'impatto ambientale e
paesaggistico. Soprattutto devono essere vietate nuove aperture sopra 1200
metri e si deve impedire che si distruggano le vette e i crinali. 5) la
ricchezza che si produce deve essere meglio ridistribuita sul territorio. Per
questo si dovrà premiare nelle concessioni quelle imprese che sviluppano sul
posto la filiera produttiva e producano più lavoro. Insomma, il marmo scavato
deve quanto più possibile essere lavorato nel distretto marmifero. È il lavoro
infatti che aggiunge valore. Noi vogliamo tutelare il paesaggio, ma non lo
vediamo in contrasto con il lavoro perché ci interessa anche il benessere degli
uomini. Questo è il senso della citazione di Marx che ho fatto. E pure del mio
impegno su questo tema». Enrico Rossi,
Presidente della Regione Toscana