ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «Finalmente abbiamo una risposta chiara e
convincente riguardo alla fede cristiana, ma nonostante la chiarezza di questa
definizione io credo che in tutti noi rimanga ancora un ampio spazio per domande
riguardo alla fede. Per molti la fede è conquista di conoscenze religiose; per
altri è la forza spirituale frutto di sacrifici; e ancora per altri è abbandono
nel mistero della religione. Parlando della fede cristiana è necessario
riflettere riguardo ad alcune questioni. Nella nostra vita gli occhi possono
vedere un mondo di sofferenza e di violenza, di sconfitte e di oppressioni. In
mezzo a questa dura realtà i nostri occhi non possono vedere un’altra realtà.
Siamo non vedenti e attorno a noi vi è solo oscurità e dolore. Per vedere
qualcosa di altro e vedere in libertà, per contemplare e per trovare la
giustizia e la pace, occorre non utilizzare i nostri occhi, ma il dono che Dio
ci offre, cioè il suo amore. Questo amore trasforma il nostro cuore e con esso
riusciamo a vedere le cose che si sperano e che danno speranza di vita vera. La
fede è questo dono dell’amore di Dio. Un dono posto nelle nostre mani senza
meriti e senza condizionamenti. Un dono che ci permette di operare con il cuore
e non più con la mente perché è frutto di amore. Nel romanzo Il Piccolo Principe,
una volpe misteriosa promette di rivelare al bambino i più grandi segreti della
vita. E alla fine il segreto è molto semplice: non si vede bene se non col
cuore!». Da
una riflessione di Giovanni Anziani, Pastore evangelico