ilVicinato@ - Fonte notizia l’Unità - «Non sono parti normali, quelli delle mamme di
Lampedusa perché sull'isola non c'è ospedale, tanto meno la maternità. E le
donne, per mettere al mondo i propri figli, devono prendere l'aereo e
raggiungere Palermo, oppure Agrigento, o magari Roma. Viaggi onerosi,
soprattutto economicamente, a cui si aggiungono le spese dell'alloggio in
queste città, dove le mamme arrivano, prudentemente, almeno un mese prima del
parto. Quasi un mese in albergo, oppure in affitto, una media di 5mila euro di
spese soltanto per viaggio e pernottamento. Per ovvie questioni lavorative, i
mariti sono quasi sempre costretti a restare a Lampedusa, raggiungendo le mogli
soltanto a ridosso del parto. E così si aggiungono ulteriori spese, sia aeree
che alberghiere. Eppure si tratta di uno dei luoghi più fecondi della penisola:
50 nuovi nati all’anno su 6mila abitanti. Solo in caso di emergenze, o parti
prematuri, le madri possono volare a Agrigento con l'elicottero del distretto sanitario
dell'isola».