6 marzo 2016

IL VANGELO CI PARLA: “Camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati… Efesini 5,2”

ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «Nota Paolo Ricca che oggi le chiese guardano molto alla “confessione di fede” e che colui che aderisce ad una chiesa viene definito un “credente”, mentre forse sarebbe più corretto definirlo un “amante”. Se le chiese, conclude Ricca, avessero saputo e voluto affiancare alla loro “confessione di fede” una “confessione di amore” e una “confessione di speranza”, la storia sarebbe stata sicuramente diversa. Queste osservazioni, benché siano volutamente provocatorie, vanno prese molto sul serio. Se ci nutriamo da questa fonte di amore, siamo chiamati non soltanto a dire o a dare qualcosa, ma a mettere noi stessi al servizio del prossimo (…) Dato che l'essere umano è peccatore, è sicuramente necessaria anche la forza, incarnata dallo Stato (lo dice anche Paolo in Romani 13); ma anche la politica deve imparare ad agire e impostare i rapporti tra i popoli non fondandosi sulla forza e gli interessi economici, bensì sul mutuo rispetto e sulla disponibilità verso l'altro. Vivere l’agape non significa infatti nascondersi la realtà, ma, al contrario, cercare le ragioni profonde dei conflitti per provare ad appianarli e superarli. Ripetiamo: è un’utopia? Forse; ma, come diceva Tullio Vinay, l’utopia non è ciò che non esiste o non esisterà mai: è ciò che non esiste ancora». Alcuni stralci della riflessione di Paolo Ribet, Pastore evangelico