8 maggio 2016

PERCHÉ DIO LO HA FATTO? PERCHÉ NON HA IMPEDITO CHE CIÒ AVVENISSE? IL VANGELO CI PARLA. “Piangano, fra il portico e l'altare, i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: Risparmia, o Signore, il tuo popolo e non esporre la tua eredità all'infamia, allo scherno delle Nazioni!... Gioele 2,17”

ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «I profeti della bibbia non parlano solo di guerra e di pace, di sconfitte e deportazioni e di speranza di rientro e restaurazione. Gioele, che scrisse probabilmente nel quinto secolo a.c., descrive un terribile accadimento naturale occorso al popolo di Israele: un'invasione di locuste che distrusse la vegetazione e fiaccò l'economia prettamente agricola del tempo (…) Siamo ancora oggi in balia della natura, a maggior ragione per il fatto che crediamo di poterla governare. Ci soffermiamo spesso, in questi casi, sull'eventuale significato "teologico" delle catastrofi. Sulla domanda: "perché Dio lo ha fatto? Perché non ha impedito che ciò avvenisse?". L'invito di Gioele, invece, è una parola sul popolo e per il popolo: di fronte alla tragedia, alla disperazione, al deserto lasciati dalle locuste, riuniamoci e offriamo insieme a Dio ciò che ci rimane. Si tratti pure di lacrime e digiuno. Insieme, scopriremo cosa si può fare e come pregare, insieme potremo agire e ricominciare a sperare. La catastrofe, che non ha senso in sé, e non dà senso a Dio, può farci riscoprire il senso della parola Insieme». Alcuni stralci della riflessione di Francesco Sciotto, Pastore evangelico