ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «I profeti della bibbia non parlano solo di guerra e
di pace, di sconfitte e deportazioni e di speranza di rientro e restaurazione.
Gioele, che scrisse probabilmente nel quinto secolo a.c., descrive un terribile
accadimento naturale occorso al popolo di Israele: un'invasione di locuste che
distrusse la vegetazione e fiaccò l'economia prettamente agricola del tempo (…)
Siamo ancora oggi in balia della natura, a maggior ragione per il fatto che
crediamo di poterla governare. Ci soffermiamo spesso, in questi casi,
sull'eventuale significato "teologico" delle catastrofi. Sulla
domanda: "perché Dio lo ha fatto? Perché non ha impedito che ciò
avvenisse?". L'invito di Gioele, invece, è una parola sul popolo e per il
popolo: di fronte alla tragedia, alla disperazione, al deserto lasciati dalle
locuste, riuniamoci e offriamo insieme a Dio ciò che ci rimane. Si tratti pure
di lacrime e digiuno. Insieme, scopriremo cosa si può fare e come pregare,
insieme potremo agire e ricominciare a sperare. La catastrofe, che non ha senso
in sé, e non dà senso a Dio, può farci riscoprire il senso della parola Insieme». Alcuni stralci della riflessione
di Francesco Sciotto, Pastore evangelico