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Franco Franceschini, coordinatore Cgil
per la Val di Cornia, e Luciano Gabrielli, della Fiom provinciale: «Tutto
il mondo sindacale deve stare unito, dando un taglio alle polemiche. E tutti
insieme dobbiamo contribuire a un clima di fiducia, perché entro dicembre
Aferpi deve presentare un piano finanziario e già un mese prima, a novembre,
deve assumere quei 741 che sono ancora dipendenti Lucchini. Per loro non c’è
altra possibilità, quando l’ex azienda andrà in liquidazione saranno a casa e
senza ammortizzatori. Se Aferpi non assume quei 741 lavoratori vanno a casa.
Sappiamo bene che l’accordo prevedeva, a fine percorso, che entro il giugno
2019 fossero tutti in Cevital. Adesso il percorso andrà avanti fino al 2022, ma
intanto non perdiamo posti di lavoro. Un piano “B”, sempre che ci sia, avrebbe
tempi ancora più lunghi».