– ilVicinato@ - «No, non è la
stupida vicenda di un tizio qualunque che si mette a tirare sassi a caso e
colpisce una donna di passaggio quello che è accaduto mercoledì 3 agosto nel
comune di Capoliveri. Non è certo per caso che abbia incrociato la ragazza che
risaliva sulla strada bianca carrabile verso il parcheggio deserto, urtandola
come fosse in un vicolo e che subito dopo le abbia sferrato un colpo alla testa
con una pietra, prima da dietro poi, al voltarsi repentino della ragazza,
l'abbia colpita di nuovo sulla fronte, non aiutato, per fortuna, dal fondo
sconnesso della strada che lo ha fatto scivolare e perdere il grosso sasso che
impugnava. Non è certo per caso che si sia gettato sulla ragazza a terra, tenendola
ferma mentre frugava alla ricerca di un'altra pietra con cui colpirla ancora,
per tre, quattro, cinque volte, mentre lei gridava aiuto e tentava di
difendersi come poteva. Poi i colpi sempre più fiacchi, quasi ad aver perso
adrenalina o energia o forse il timore del sopraggiungere di qualcuno e una
richiesta, a bassa voce con timbro stridulo "Se stai zitta ti lascio
libera" ripetuta più e più volte. Alle rassicurazioni della ragazza l'uomo
si rialzava e incamminandosi a passo tranquillo verso il sentiero che porta
alla spiaggia di Naregno, si voltava per salutarla con un ciao». L’articolo completo, dettagliato e
interessante, scritto Giovanna Neri è
pubblicato sul giornale www.elbareport.it