ilVicinato@ - «Massimo Di Donato, commissario
prefettizio di Campo nell’Elba,
ha dato seguito alle inequivocabili indicazioni della Prefettura di Livorno che di quell’ordinanza emanata lo scorso 14 luglio in contemporanea
dagli otto sindaci dell’Elba, sottolineava l’assenza dei presupposti
di necessità e urgenza previsti dall’articolo 54 del D.Lgs. 267/00 e evocati invece
in quell’ordinanza. Un atto salito alle cronache nazionali e che nei fatti è
stato attuato solo dal sindaco di Portoferraio per la cacciata degli zingari
dall’Isola. Nel testo dell’ordinanza di revoca firmata da Di Donato si rinvia
il tema del campeggio libero a un’apposita disposizione da inserire all’interno
del Regolamento comunale delle procedure di rilascio, rinnovo e revoca degli atti di concessione per l’occupazione
di spazi ed aree pubbliche. Rimane comunque il problema del campeggio abusivo in
terreni privati, a meno che non si richiamino le vecchie ordinanze dei primi anni
ottanta le quali ammettevano: «la presenza al massimo di due roulotte o tende
purché nel raggio di 50 metri esista una abitazione e sia dimostrato che i
proprietari di questa consentano ai campeggiatori l’uso dei propri servizi
igienici nonché il rifornimento idrico e la raccolta dei rifiuti solidi».