ilVicinato@ - Fonte notizia quinewselba.it - «In data 9 marzo mi reco
al CUP di Portoferraio per prendere appuntamento: la prima data disponibile a
Portoferraio per l’eco-doppler è il 1° agosto 2016 (145 giorni di attesa),
mentre per la visita cardiologia e ECG andiamo all’8 agosto 2016 (152 giorni di
attesa). Oggi, 1° agosto 2016,
l’appuntamento è alle 12.40, per
cui devo prendere un permesso dal lavoro per accompagnare mio padre. Alle 12.40 non arriva nessuno, pertanto inizio a
chiedere informazioni. Dopo vari tentativi, sali e scendi tra primo e terzo
piano, riesco finalmente a
parlare con un’infermiera che mi comunica che le visite sono state addirittura
anticipate a maggio e che i pazienti sono stati avvertiti telefonicamente.
Scontato dire che forse non sono stati avvertiti proprio tutti. E anche dallo
sfogo dell’infermiera intuisco che non siamo i primi a cadere vittima di questo
disservizio. Intanto verifico i recapiti telefonici sulla prenotazione, c’è sia
il numero di casa dei miei genitori che il mio cellulare ed entrambi sono
corretti. L’infermiera,
mortificata per la situazione, prova anche a chiedere al dr. Anelli la
disponibilità a fare l’esame ma è impegnato in reparto; quindi non le resta che
darci un nuovo appuntamento, questa volta a breve. Dunque, altro permesso a
lavoro, altra gita assolata per il mio babbo ottantaduenne. Cerco anche di parlare con il Direttore
Sanitario per contestare la situazione, ma neppure lui si trova».