6 agosto 2016

VINCENZO GIANNONI, UN ARMATORE RIESE DEI TEMPI DI NAPOLEONE: “Maestà, (di questo vino) ne abbiamo anche del migliore!”. “Bene (rispose il còrso) lasciatevelo per un’occasione più importante di questa!”

ilVicinato@ - Fonte notizia Lelio Giannoni - «Vincenzo Giannoni, nato a Rio nel 1755, aveva proseguito l’attività economica del padre e dei nonni e ben presto, da semplice padrone marittimo, era divenuto armatore. I fratelli Giannoni: Vincenzo, Domenico, Francesco, Bernardo e Carlo, benché analfabeti, come la quasi totalità della popolazione elbana, avevano contribuito in modo decisivo alla crescita della Spiaggia di Rio e della sua marineria, facendosi promotori di numerose iniziative civiche e commerciali, non ultima la fondazione della Cassa di Redenzione degli Schiavi. Non solo, ma come tutti i marinai riesi, godevano di grande considerazione presso l’Amministrazione francese, per l’ottimo servizio di trasporto che prestavano alla Direzione della Miniera. Si narra che nel 1814, i fratelli Giannoni con una lancia accompagnarono il Grande còrso a scandagliare i fondali della rada di Rio Marina. Finito il lavoro, appena la barca s’incagliò sulla battigia, Vincenzo che era rimasto a terra, si fece avanti e offrì un bicchiere del suo aleatico all’imperatore, che si complimentò vivamente per l’eccellente qualità del vino. Al che Vincenzo, confuso per i complimenti di cotale personaggio, nell’intento di spiegare che in passato aveva prodotto anche annate di miglior qualità, si lasciò sfuggire un improvvido: ”Maestà, ne abbiamo anche del migliore!”. “Bene (rispose Napoleone) lasciatevelo per un’occasione più importante di questa!”».