17 settembre 2016

È DAVVERO UN SACRIFICIO TRASFERIRSI ALL’ELBA PER LAVORO? “Il problema non è la figlia piccola ma i costi esorbitanti degli affitti che i fuori sede sono costretti a subire”

lomarchetti@ - «Dopo che un’insegnante ha rifiutato il trasferimento all'Elba, ho posto questa domanda su Fb: “Perché venire a lavorare sull’Isola è percepito come un sacrificio?”. Quello di chiedere agli altri è un modo davvero giusto e interessante per approfondire un argomento. Alberto Giannoni ha risposto: “Se si pensa a una madre con bimba piccola mi sembra evidente il sacrificio, e la professoressa ha avuto bene chiaro cosa sacrificare”. Riccardo Cacelli ha commentato: “Probabilmente non aveva bisogno di lavorare. Ce ne sono a decine di mamme che lavorano ed hanno i figli piccoli”. Ernesto Galletti ha considerato: “il problema non è la figlia piccola ma i costi esorbitanti degli affitti che i fuori sede sono costretti a subire. Le difficoltà non sono solo per la professoressa, ma qualsiasi altra persona che viene all'Isola per lavorare… e poi a maggio?”. Alberto Giannoni ha proposto: “Perché non fare una battaglia per rendere detraibili, almeno in parte, gli affitti per i professori e le altre categorie, come avviene per gli studenti universitari fuori sede, certo è necessario un contratto regolare e così si eliminerebbe un po' redditi non dichiarati”. Rosella Fascetti ha chiarito:  “Anche con i contratti non risolvi proprio niente! Sono residente all'Elba e lavoro a Livorno. Le spese sono raddoppiate e non hai proprio da scaricare niente, anzi se prendi una casa, oltre l'affitto, le utenze sono come seconda casa. Adesso è possibile detrarre l'affitto forse rimborso annuo di 300,00 euro/anno tenendo conto però che il reddito non deve superare 15mila euro/anno. Vivere fuori casa per lavoro è veramente un grande sacrificio! Ma questo capita anche a noi che lavoriamo fuori Elba, e gli affitti a Livorno sono di poco superiori a quelli dell'Elba!” Alberto Giannoni ha chiarito: “Non ho fatto un problema Elba. Ho lavorato a Firenze e a Milano, prezzi incredibili e nero a profusione, è un problema generalizzato per chi lavora/studia fuori sede”. Io ho cercato di mettere in successione i vari post per consentire alle persone di farsi un’idea sul problema dei lavoratori fuori sede. Nei prossimi giorni posterò apporti». Lorenzo (M)