16 settembre 2016

L’ISOLA D’ELBA È, ED È SEMPRE STATA, UN CROCEVIA DI POPOLI, CIASCUNO DEI QUALI HA LASCIATO TRACCE TANGIBILI SUL TERRITORIO: “L'elbanissima schiaccia briaca è un dolce che arriva dal mondo dell'islam come gli struffoli di Pomonte)” 3di4

ilVicinato@ - Fonte notizia elbareport.it - «Parlare di "tradizioni pure ed originali elbane" è scientificamente qualcosa che fa sbudellare dalle risa le formiche, e questo ripetiamo vale anche ed in particolare per la gastronomia (chiedete ad uno studioso affidabile come Alvaro Claudi che vi spiegherà come l'elbanissima schiaccia briaca è incontestabilmente, in versione analcolica, un dolce che arriva dal mondo dell'islam e che gli struffoli di Pomonte (arabi probabilmente pure loro) si fanno identici in Sicilia, Calabria, Campania, che i Pimientos de Padròn, una delle più note "tapas" spagnole, si mangiano a San Sebastian e a Portoferraio sotto il nome di peperoni verdi fritti). Studiare seriamente la gastronomia è proprio l'osservazione delle continue trasformazioni per contaminazione: la cucina è continuamente materia e sapere "in fieri" (ma l'assessore qui pensiamo non possa giungerci). Però forse il punto è che l'odore del  polpo lesso e lo sfrigolio del Kebab mal si conciliano con l'aroma (?) dei mille gusti di gelato (rigorosissimamente tradizionale, che diamine!) che si spacciano nel salotto buono di Mortoferraio; è infatti un falso storico che dalle valli trentine i gelatai abbiano invaso il mondo, in realtà la patria storica del gelato italiano  la si deve collocare tra Piè dell'Asino e il Bucine, tra Stiopparello e Pelo di Cane, nel famoso Triangolo della stracciatella». Sergio Rossi, rubrica A Sciambere del gelato misto ai gusti di polpo, stracciatella e kebab. CONTINUA…