ilVicinato@ - «Sinistra Ecologia e Libertà dimentica che nel maggio del 2013
presentò alla Camera una mozione con la quale si riconosceva l'esigenza della
modifica della Costituzione e si formulavano precise proposte. Veniva proposta
una riduzione del numero dei Deputati e dei Senatori, senza quantificarla.
Nella Riforma non si riduce il numero dei deputati, per la ovvia ragione che
alla Camera viene affidata la responsabilità di produrre la maggior parte delle
leggi che possono incidere sullo sviluppo economico, sociale e civile del Paese
e forse non è un male che il Paese vi sia ben rappresentato. Tuttavia al
Senato, trasformato in Assemblea delle Regioni e dei Comuni, viene tagliato
drasticamente il numero dei Senatori che passano da 315 a 100. Nella proposta
di Sel era richiesto di rendere obbligatorio l'esame e il voto sulle proposte
di legge di iniziativa popolare; di fissare limiti rigidi per i decreti
approvati, in via d'urgenza, dal Governo (i decreti-legge) ed infine si
auspicava una puntuale ridefinizione dei criteri di ripartizione delle materie
di competenza dello Stato e delle Regioni. Allora che cosa è successo dal
maggio del 2013? Come mai si è detto No alla riforma in Parlamento e si dice
NO, con molta animosità, alla sua approvazione con il referendum del 4
dicembre?». Comitato
elbano del Sì