19 agosto 2017

ELBA 1859, FURTI NELLA CAMPAGNA DA ASCRIVERSI NEL CAPITOLO DEL BRIGANTAGGIO, SPESSO NATO COME ESPRESSIONE DEL DISAGIO SOCIALE

ilVicinato@ - Fonte notizia Marcello Camici- «Nell'agosto del 1859 una lettera del governatore di Livorno arriva a quello dell'Elba. Quest'ultimo è invitato a prendere ogni provvedimento contro i furti che nelle campagne isolane continuano a verificarsi con l'audacia e la frequenza di prima nonostante gli ordini comunicati in proposito dal Ministero dell'Interno del governo toscano: “fa mestiere che la S.V. Ill.ma s'interessi a provvedervi con tutti i mezzi che reputi meglio adattati all'uopo inculcando alla dependente Polizia di tener d'occhio costantemente a questa sorta di genti che manomettono le altrui proprietà e denunziarli alle competenti autorità”. Questa circolare evidenzia un fenomeno importante e diffuso nella Toscana di quei tempi e cioè il brigantaggio. All'Elba non si sviluppò come nella vicina maremma, ma certamente i furti nella campagna sono da ascriversi nel capitolo del brigantaggio, spesso nato come espressione del disagio sociale presente soprattutto nella campagna legato all'arretratezza e alla povertà».