ilVicinato@ - Fonte notizia Marcello
Camici- «Nell'agosto del 1859 una lettera del governatore di Livorno arriva a
quello dell'Elba. Quest'ultimo è invitato a prendere ogni provvedimento contro
i furti che nelle campagne isolane continuano a verificarsi con l'audacia e la
frequenza di prima nonostante gli ordini comunicati in proposito dal Ministero
dell'Interno del governo toscano: “fa mestiere che la S.V. Ill.ma
s'interessi a provvedervi con tutti i mezzi che reputi meglio adattati all'uopo
inculcando alla dependente Polizia di tener d'occhio costantemente a questa
sorta di genti che manomettono le altrui proprietà e denunziarli alle
competenti autorità”. Questa circolare evidenzia un fenomeno importante e
diffuso nella Toscana di quei tempi e cioè il brigantaggio. All'Elba non si
sviluppò come nella vicina maremma, ma certamente i furti nella campagna sono
da ascriversi nel capitolo del brigantaggio, spesso nato come espressione del
disagio sociale presente soprattutto nella campagna legato all'arretratezza e
alla povertà».