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ilVicinato@ - «Il 2016 è stato un anno caratterizzato da scarsissime piogge e,
nel 2017, l’indice di piovosità ha registrato un valore addirittura inferiore
all’anno precedente. Le scarse precipitazioni, a fronte di un consumo costante
e in alcuni casi persino superiore alla media, provocano l’abbassamento delle
falde acquifere e del volume di acqua captabile dalle sorgenti senza permettere
alle stesse un’adeguata ricarica. Le falde e le sorgenti dell’Elba, che
alimentano l’acquedotto nel periodo estivo con 130 litri al secondo, producono
oggi, rispetto allo stesso giorno del 2016, ben 35 litri al secondo in meno,
con una diminuzione del 30%. La condotta sottomarina, nel 2017, ha
trasportato dal continente la stessa quantità di acqua del 2016, alimentando
l’Isola d’Elba nel periodo invernale. Questo ha consentito all’Azienda di far
ricaricare totalmente i pozzi locali, limitando del 12,5% la perdita di
portata. Attualmente mancano, tra produzione e richiesta, 30-35 litri al
secondo, pari a circa 3.000 metri cubi di acqua al giorno. Si tratta del
quantitativo necessario a soddisfare il fabbisogno idrico di circa 30.000
persone. Per compensare questo volume mancante sarebbe necessario che ogni
utente riducesse di circa 20 litri il consumo di acqua quotidiano. Dato che ciò
non può avvenire spontaneamente, è necessario razionare l’acqua a monte per
evitare che il sistema, svuotandosi, diventi ingestibile».