22 agosto 2017

STATUTA RIVI (sec. XIII): “Un cassone di noce con tre chiavi custodito nella Chiesa di Rio per conservare i libri e le altre scritture”

umbertocanovaro@ - Rubrica XXIV: “Del'imborsatione et Offitio del Anziani di Rio” (7a parte). Nelle scorse settimane siamo entrati nello studio del metodo per eleggere il Consiglio degli Anziani, la carica più importante dell'istituzione ed abbiamo letto il loro giuramento d'insediamento appena eletti, le conseguenze in caso di rifiuto, le pene per le offese loro arrecate e alcuni loro compiti. Continuiamo: «Siano ancora tenuti detti Anziani far sindicare e modulare* il Commissario, Anziani et altri offitiali della Communità in mediate (non appena, nda) finiti l'offitji loro. Duri l'offitio  delli Padri Anziani mesi tre et habbi  ciascun per suo salario lire Nove per uno, da darseli data la sententia absolutoria di lor sindicato (cioè a verifica positiva, nda). Siano tenuti ancora tenere nella Chiesa di Rio una bona Cassa o Cassone di Noce forte con tre chiavi a Croce, una delle quali habbi a tenere il Commissario, un'altra il Capo dell'Anziani e l'altra il Piovano, ne si possa mai aprire senza la presentia di tutti tré, salvo sempre giusto impedimento; nel qual Cassone vi si debbano tenere tutti li libri de Commissarji et altre scritture che lasseranno al fine del loro offitio, e quelle del Comune, facendone sempre inventario, che li riceveranno; et ogni volta che  entreranno i novi Anziani, ne debbino fare inventario; et mancandovi cosa alcuna sieno tenuti subito darne aviso al nostro signore Illustrissimo o suo luogotenente, sotto pena a chi mancherà o trasgredirà dalle sopradette cose e (per) ciascuna di esse di scudi venticinque d'oro fra tutti gl'Anziani e di piu d'essere privi tutti subito dell'offitio del'Anzianato et il Commissario sia tenuto subito Farne executione, sotto pena a lui d'altre  tanto, applicate come di sopra (cioè devolute alla Camera Fiscale della Comunità, nda)». Umberto Canovaro