umbertocanovaro@ - Rubrica
XXIV: “Del'imborsatione et Offitio del Anziani di Rio” (7a parte). Nelle scorse settimane siamo entrati nello studio
del metodo per eleggere il Consiglio degli Anziani, la carica più importante
dell'istituzione ed abbiamo letto il loro giuramento d'insediamento appena
eletti, le conseguenze in caso di rifiuto, le pene per le offese loro arrecate
e alcuni loro compiti. Continuiamo: «Siano ancora tenuti detti Anziani far
sindicare e modulare* il Commissario, Anziani et altri offitiali della Communità
in mediate (non appena, nda) finiti l'offitji loro. Duri l'offitio delli Padri Anziani mesi tre et habbi ciascun per suo salario lire Nove per uno, da
darseli data la sententia absolutoria di lor sindicato (cioè a verifica
positiva, nda). Siano tenuti ancora tenere nella Chiesa di Rio una bona Cassa o
Cassone di Noce forte con tre chiavi a Croce, una delle quali habbi a tenere il
Commissario, un'altra il Capo dell'Anziani e l'altra il Piovano, ne si possa
mai aprire senza la presentia di tutti tré, salvo sempre giusto impedimento;
nel qual Cassone vi si debbano tenere tutti li libri de Commissarji et altre
scritture che lasseranno al fine del loro offitio, e quelle del Comune,
facendone sempre inventario, che li riceveranno; et ogni volta che entreranno i novi Anziani, ne debbino fare
inventario; et mancandovi cosa alcuna sieno tenuti subito darne aviso al nostro
signore Illustrissimo o suo luogotenente, sotto pena a chi mancherà o
trasgredirà dalle sopradette cose e (per) ciascuna di esse di scudi venticinque
d'oro fra tutti gl'Anziani e di piu d'essere privi tutti subito dell'offitio
del'Anzianato et il Commissario sia tenuto subito Farne executione, sotto pena
a lui d'altre tanto, applicate come di
sopra (cioè devolute alla Camera Fiscale della Comunità, nda)». Umberto Canovaro