15 gennaio 2018

L'ELBA ALL'ALBA DELL'UNITÀ D'ITALIA (1859-1860) “Nelle elezioni dell'autunno del 1859 i moderati riportarono una strepitosa vittoria dal momento che dalle loro fila proveniva l'80% dei consiglieri comunali”

ilVicinato@ - «Bettino Ricasoli si era dichiarato favorevole a restaurare il principio elettivo come fondamento degli ordini municipali e aveva fatto predisporre al consiglio di stato una legge basata sul regolamento del 1849 ma con variazioni significative. Considerava le lezioni comunali come suggello all'assemblea dei rappresentanti tenutasi nell'agosto 1859. Nelle elezioni dell'autunno del 1859, avvenute il giorno 30 ottobre, i moderati, cioè coloro che volevano annessione al regno di Sardegna nell'ordine e senza violenza, con a capo Ricasoli, riportarono una strepitosa vittoria dal momento che dalle loro fila proveniva l'80% dei consiglieri comunali. Ricasoli riformò il regolamento del 28 settembre 1853 ispirandosi al progetto di legge Capponi del 1848. Venne reintrodotta l'elezione dei consiglieri comunali che sarebbero stati eletti con schede segrete a scrutinio di lista. Il diritto elettorale venne riconosciuto ai due terzi dei contribuenti alla tassa prediale (imposta fondiaria su terreni e fabbricati) presi per ordine di maggiore quota sul ruolo generale dei contribuenti. Il diritto elettorale poteva essere esercitato dall'elettore stesso o da chi lo rappresentava per legge ovvero per scheda segreta. Tutti gli elettori del comune erano eleggibili con un significativo allargamento del campo di eleggibilità rispetto al regolamento del 1849 seppur con alcune importanti eccezioni. La nomina dei gonfalonieri rimaneva ancora sottratta al principio di elezione, infatti il governo, nella persona del ministro dell'interno, continuava a nominare il gonfaloniere». Marcello Camici