27 gennaio 2018

STATUTA RIVI (sec. XIII): “I lavoranti sono poco meno che dei salariati (a cottimo), senza più la prerogativa di essere imprenditori di sé stessi”

umbertocanovaro@ - Rubrica LXXVDel Pesatore della Vena”: «Anco è ordinato che sempre che il Commissario d'ordine dell'Illustrissimo signore haverà a condure alcuni pesatori della piaggia e vene, prima, che sia condotto ne la casa del comune di Rio, presente il Consiglio, se li dia il corporale giuramento di pesare il giusto e honesto e dare alla vena, quando fusse bagnata o terrosa, la tarra che li pare conveniente e giusta, tanto per l'Illustrissimo signore quanto per lo compratore di dette vene e chi contrafarà sia punito in lire venticinque da pagarle secondo il solito e ordine». Norma di carattere minerario per la quale i pesatori dovevano prestare giuramento davanti al Consiglio di svolgere con giustezza il loro compito, nell'interesse del proprietario Appiani e anche dei compratori.  Si capisce come questa sia una disposizione più moderna (sec. XVI?)  rispetto alla prima stesura dello Statuto Riese, visto che si evince come il minerale scavato è oramai tutto di proprietà del Signore e i lavoranti sono poco meno che dei salariati (a cottimo), senza più la prerogativa di essere imprenditori di sé stessi. Umberto Canovaro