1 aprile 2018

IL VANGELO CI PARLA: “La salvezza viene dal Signore. E il Signore diede ordine al pesce, e il pesce vomitò Giona sulla terraferma… Giona 2, 10-11”

ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «Nel primo capitolo, il dio di Giona arrivava per ultimo, dopo quelli svariati degli svariati membri dell’equipaggio, ed era un dio con la “d” minuscola, minore e tardivo. Ora è Lui, Lui solo, Lui l’Unico, e con un pronome possessivo che l’ebraico incorpora come suffisso della parola stessa, sicché “mio” fa tutt’uno con Dio. Giona è tuttora nel ventre del pesce, che possiamo immaginare oscuro, assai poco confortevole, terrificante, e maleodorante. Nulla sa di ciò che lo attende, e avrà tempo e agio di arrabbiarsi con Dio (un passo avanti significativo sul piano della comunicazione: il precedente era darsela a gambe levate). Ma che importa? La preghiera di Giona - che il profeta, infine profetico, cita - non l’abbiamo, eppur sappiamo che c’era. E tutto finisce, provvisoriamente, in uno… sputo. Il pesce, cui il Signore parla tranquillamente, vomita Giona sulla spiaggia». Alcuni stralci di una riflessione di Enrico Benedetto, Pastore evangelico