ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «È difficile farsi coraggio, in
un mondo in cui la paura e il terrore potrebbero paralizzarci. In cui ci
sentiamo troppo esposti, troppo vulnerabili, diventando testimoni tutti i
giorni delle tante tribolazioni inflitte a troppe persone. Come allora i
discepoli, che dovevano prepararsi all'imminente separazione da Gesù, ci
sentiamo soli ed impotenti, confrontati con situazioni e notizie inaccettabili.
Anche per chi crede non è facile rimanere fiduciosi. Le parole di Gesù prendono
sul serio le preoccupazioni dei suoi seguaci allora, come le nostre oggi. Non
illudono sulle reali difficoltà nella vita, e proprio così, in mezzo ad essi,
ci aprono uno spiraglio di speranza. Speranza che si ostina a vedere ciò che
non è ancora, segni di vita, che resiste e rinasce». Alcuni stralci di una riflessione di Anne Zell, Pastora evangelica