umbertocanovaro@ - Rubrica XIX: “Di chi
rapisse Donna e commettesse adulterio, Stupro e incesto” (2a parte). Continuiamo
una rubrica di diritto “criminale” piuttosto lunga, il cui titolo non consente
molte interpretazioni: «Se alcuno senza rapina alcuna donna maritata o non
maritata conosciera carnalmente per forza,
sia condennato da lire cinquanta fin in lire dugento e più in avere e in
persona (cioè pena corporale o detentiva, nda), ad arbitrio del signore
Illustrissimo o suo Governatore; ma se essa donna fusse vila et di abietta
condizione, sia punito da lire dieci fin in lire cento; e se la donna sara
maritata e sera cognosciuta volente lei, sia condennato da lire venti fin in
lire cento et in havere et in persona, ad arbitrio del signore Illustrissimo o
suo Governatore, hauto rispetto alla qualità e condittione del luogo, del fatto
e della persona (...)». Come si nota, benché salatissime, erano solo sanzioni
di natura pecuniaria, anche se il giudice poteva a sua discrezione, a seconda
della condizione del reo, adottare pene corporali ("... e in
persona"). Continueremo la prossima settimana l'analisi di questa
interessante rubrica. Umberto Canovaro