ilvicinato@ - Fonte
Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «L'atteggiamento di
Gesù che accoglie i pubblicani e i peccatori, mangia con loro, provoca
l'indignazione dei farisei, suoi oppositori di sempre che se la prendono con i
suoi discepoli. Ogni generazione ha i suoi pubblicani, certamente, ma anche i
suoi benpensanti che, spesso, si
rapportano alle situazioni, agli avvenimenti, alle persone, in base a un
codice, a una legge. Nessuno sceglie di essere peccatore. A guardare bene, Gesù
non si intrattiene con i peccatori, ma con le vittime del peccato; vittime di
un giudizio legalistico e del rigetto da parte del loro popolo. In altre
parole, gli emarginati dalla religione e dalla società. Sono queste vittime
malate che Gesù, il Medico, è venuto a sanare e salvare (…) Se Gesù ama
intrattenersi in compagnia della gentaglia e degli esclusi, è perché egli è
venuto per abbattere tutte le barriere che separano gli umani, per ri-formare
il popolo di Dio in un solo popolo e in un solo gregge di cui egli stesso è il
Buon Pastore». Alcuni stralci di una riflessione di Jean-Félix
Kamba Nzolo, Pastore evangelico