ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «L'evangelista
Luca dipinge con poche pennellate la vita di due persone. Sono persone diverse
l'una con l'altra. C'è il ricco e c’è l'altro, il povero, ha un nome: Lazzaro (…)
Lazzaro rappresenta il mondo che inizia appena al di fuori delle mura ben protette
del ricco. Un mondo di povertà che grida al cielo. Gesù, non solo perché dà un
nome al povero, si dichiara solidale con Lazzaro. Lo fa per due ragioni. La
prima: il ricco vive ogni giorno nel benessere, si gode la sua ricchezza.
Peccato però che lo stia facendo alla faccia di Lazzaro che si trova davanti
alla sua porta. Il ricco viene criticato da Gesù per la sua indifferenza di
fronte al povero. La seconda: ogni ricchezza accumulata è possibile solo perché
la mia ricchezza è la povertà altrui. La parabola perciò invita a vedere i
tanti Lazzaro e agire di conseguenza, rendendo visibile l'emarginato e
lavorando contro lo scandalo della povertà come quello della ricchezza sfrenata». Alcuni stralci di una riflessione di Jens Hansen, Pastore evangelico