umbertocanovaro@ - «La parola di oggi è “pomo d’Adamo”: Sappiamo dov’è,
sappiamo cos’è, ma pochi sanno il perché di questo nome. Nella rappresentazione
alto–medievale del peccato originale, Adamo è spesso ritratto con una mano alla
gola, quasi si stesse soffocando: segno che il pomo gli sarebbe rimasto in
gola. Infatti, si trova scritto nel Libro di Sidrach (anonimo, XIV sec.),
affinché “l’uomo sapesse che tutte le schiatte doveano essere colpevole di
questo peccato, (Dio) fece rimanere lo nodo che àe la gola”. Per la cronaca, il
mito del pomo è occidentale, poiché secondo la traduzione greca della Bibbia,
il frutto era un fico; che più somiglia nella forma al pomo d’Adamo». Umberto Canovaro