ilVicinato@ - «(…) da tre anni Terra Nostra chiedeva a gran voce la
diminuzione dell’Irpef comunale, in quanto i redditi della popolazione locale
sono fra i più precari dell’intera provincia. Merito della maggioranza averla
accolta, riducendola della metà (0,4%), (…) Sull’Imu, abbiamo da ridire.
Infatti, come tutti sanno, questo tributo non è dovuto sulla prima casa e la
riduzione dell’ 0,5 dell’aliquota ordinaria va ad incidere positivamente sulle
seconde case. E i riesi in questa condizione, non pensiamo siano poi tanti. Per
cui, si sono favoriti di più i proprietari che vengono da fuori. Terra Nostra
da tempo chiede una rimodulazione più appropriata dell’Imu, ad esempio
abbassando la tassa a chi fa sconti sugli affitti alle categorie “C” (fondi
commerciali e artigianali); oppure per la “D” (edifici industriali): tutti
molto colpiti dalla crisi pandemica. Idem a chi affitta a persone indigenti
oppure in difficoltà (…) si può agire sia sulle varie categorie economiche, sia
sulla parte fissa e/o variabile del tributo, per modulare adeguatamente facendo
certamente in modo che il totale alla fine torni, ma di sicuro dando un
sostegno anche in questo caso ad operatori economici che necessiterebbero di
una boccata d’ossigeno (…)». L’intero
comunicato di Terra Nostra è pubblicato sul giornale elbareport.it