umbertocanovaro@ - «In tempo di pandemia, se abbiamo avuto una
certezza, è che senza l’aperitivo c’è chi non riesce a stare. Soprattutto fra i
giovani, questo nuovo “cult” pare inarrestabilmente diffuso; ma di sicuro non è
una novità del momento. Anche nell’antichità l’uso di bere sostanze liquide
prima del pasto, era piuttosto invalso, anche se lo scopo era un altro rispetto
a quello che se ne fa oggi. Infatti, il vocabolo, che è latino medievale
(aperitivus), diversamente dal presente, anziché essere usato per indicare stimolanti
dell’appetito, era adoperato all’inizio del pasto per favorire la digestione,
cioè come derivato del verbo “aperire” per
“aprire le vie per l’eliminazione”, trattandosi di liquidi ingeriti allo scopo
di agevolare le secrezioni gastriche». Umberto Canovaro