ilVicinato@ - Informazione
dalla stampa locale - «Non senza
sconcerto e disagio, abbiamo letto su un blog locale (Rio Blog, ndr), una
dichiarazione attribuita al sindaco Corsini, che riportiamo: “L’idea di coinvolgere (nel senso vero della
parola, cioè di farne partecipi attivi) nell’iniziativa l’insieme dei soggetti
da voi considerati – quelli chiamati “stakeholder” (soggetti direttamente o
indirettamente coinvolti in un progetto o nell'attività di un'azienda, ndr) – è
oggi del tutto utopistica. Clienti, fornitori, commercianti, albergatori
singoli o associati, insomma quelli che genericamente possono chiamarsi gli
operatori economici, non sono assolutamente in grado di svolgere un ruolo in
questo processo di crescita. È un fatto, se vuoi, quasi culturale; non sono
capaci di comprendere l’importanza di una loro partecipazione e, abituati ad un
clima di assistenzialismo puro, pretendono che al loro interesse provveda il
settore pubblico, senza considerare neppure marginalmente l’eventualità di un
investimento in termini personali ed economici”. Non essendo stata
smentita, si deve presumere che sia stata realmente scritta. Crediamo che non
possa esserci altra strada per il sindaco, che dimettersi dal suo incarico,
poiché governare i cittadini disprezzandoli in questa maniera è oltraggioso e
offensivo. Il sindaco, per dire la verità non è nuovo a questi giudizi verso la
popolazione e verso certe categorie: anche in consiglio comunale ne abbiamo
sentite delle belle, e in più occasioni: partite IVA evasori, dipendenti
assenteisti e lavativi, altri ancora “cretinetti”, altri “ poveretti”. È l’ora
di dire basta e cambiare registro. I riesi non sono una popolazione da mettere
sotto tutela, importando imprenditoria che capisce da altre regioni o da altra
parte dell’Elba. Per questo, interroghiamo il sindaco affinché chiarisca in
consiglio il senso di quelle affermazioni, e se non ritenga di trarne le
conseguenze, qualora non smentite». Le
minoranze consiliari: Marcello Barghini (Vivirio), Cinzia Battaglia (indip.), Umberto
Canovaro (Terra nostra), Fortunato Fortunati (indip.), Mirco Giordani (Terra
nostra).