25 marzo 2023

“FACCIO IL CANE DA GUARDIA”. Pillole di vita piaggese

lomarchetti@ - «Achille Silvietti, il mio bisnonno che non ho conosciuto perché deceduto prima che io nascessi, era un nostromo (sottufficiale) amato a rispettato dagli uomini della marineria riese anche se aveva un carattere burbero, ma tuttavia era buon di cuore. Quando il bastimento era ormeggiato in un porto, la sera i marinai scendevano a terra: chi andava a donne, chi a bersi qualche bicchiere di vino nelle taverne, chi semplicemente a passeggio per le vie della città. Achille invece rimaneva di “guardia”, cioè badava, sorvegliava, custodiva e tenere d'occhio l’imbarcazione con il suo carico. Giunti nel porto di Marsiglia, però, il comandante trovò il suo nostromo a poppa su quattro zampe, con il guinzaglio al collo e quando lo vide iniziò ad abbaiare. “Achille, cosa fate?” gli domandò. “Caro comandante, faccio il cane da guardia visto che tutti voi non volete altro!”. Il comandante capì l’antifona e da quel giorno organizzò dei turni di guardia coinvolgendo tutto l’equipaggio». Lorenzo M.