ilVicinato@ - «La donna, con il
figlio per la mano e la bambina in braccio, andò incontro alla Sora Lina che
era la moglie di un nobiluomo di Rio molto influente nella vita delle miniere. La
giovane popolana, con fare molto rispettoso, illustrò alla Sora Lina la misera situazione
economica della sua famiglia con il marito che svolgeva un lavoro a giornata, e
pertanto veniva pagato solo quando veniva chiamato a lavorare. Le chiese quindi se intercedeva verso la direzione della società mineraria per l’assunzione in
pianta stabile del padre dei suoi figli. La moglie del nobiluomo, che di
richieste del genere ne riceveva spesso, guardò i due bambini, poi allungò la
mano sulla pancia della giovane donna che era nuovamente incinta, e le disse: “Siete
alla fame, però vedo che vi date da fare”. Pronta fu la risposta della
popolana: “Sora Li’, ci levi anche ‘sto po’ d’uccello e così c’ammazzamo”.
Ovviamente non si riferiva a un volatile!».