2 marzo 2023

PILLOLE DI VITA PIAGGESE: “Quando non so invento. Lingua di tu...”

ilVicinato@ -  «Tesoro era celibe e faceva il sarto da uomo, gli piaceva molto stare in compagnia e amava la conversazione aggiungendo anche un pizzico di pettegolezzo, magari inventato, tant’è che soleva dire: “Quello che so, so. Quello che non so invento, lingua di tu”. Quest’ultima affermazione voleva significare “parla te” e fallo in modo disinvolto e libero. Un’altra curiosità sul sarto piaggese è che sua mamma aveva dato ai figli, oltre il nome anagrafico, pure dei soprannomi e cioè: Bello, Fiore, Tesoro e Stronzo. Eravamo negli anni “80-90 dell’ottocento».