ilVicinato@ - Da un articolo di Fabrizio Ania,
segretario del circolo Pd di Rio: «Il Parco Minerario versa in una situazione
sempre più critica, segnata da una preoccupante serie di episodi negativi. Il
primo riguarda le dimissioni “a scoppio ritardato” di parte del consiglio di
amministrazione, due in appena due anni, mentre restano in sospeso le
dimissioni annunciate, ma non ancora formalizzate, della presidente. Il secondo
segnale allarmante è rappresentato dalle dismissioni patrimoniali: invece di
investire nel recupero e nella valorizzazione di beni storici situati nel cuore
del Parco, come Villa Pescetti e Villa Palombo, l’amministrazione comunale ha
preferito metterli all’asta. Il terzo, e forse più grave, è il silenzio. Da
anni, non vi è un confronto serio sullo stato del Parco. Una domanda allora è
inevitabile: il Parco rappresenta ancora una risorsa strategica per l’economia
locale? È ancora un motore possibile per uno sviluppo sostenibile, per una
coesione territoriale, per l’identità di una comunità che affonda le proprie
radici nella storia mineraria? Esperienze virtuose non mancano. In Toscana e in
altre realtà italiane, i parchi minerari sono diventati strumenti efficaci di
sviluppo integrato, capaci di coniugare cultura, ambiente, ricerca e
innovazione. Per questo auspico l’apertura di un confronto pubblico,
partecipato e trasparente, che metta al centro la missione originaria del Parco
e ne costruisca una nuova progettualità, fondata sulla valorizzazione
dell’identità e dell’unicità del nostro territorio, a beneficio dell’intera
comunità. Auspico inoltre la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione
competente con una presidenza autorevole, capaci di raccogliere questa sfida e
guidare la trasformazione del parco minelba. È arrivato il momento che anche il
nostro comune si doti, sulla base di un regolamento degli incarichi esterni, di
regole chiare e trasparenti per le nomine negli enti, affinché questi incarichi siano assegnati
sulla base delle competenze, della credibilità e del merito».