ilVicinato@ - Fonte notizia dalla stampa locale - Scrivono in una nota congiunta tre
segretari delle federazioni del Pd: Simone De Rosas (Val di Cornia e Isola
d’Elba), Alessandro Franchi (Livorno) e Giacomo Termine (Grosseto): «Si legge
ormai con insistenza che il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin sarebbe in
procinto di nominare un commissario per il Parco Nazionale dell’Arcipelago
Toscano. La scelta ricadrebbe sul sindaco di Terricciola (Pisa) Matteo Arcenni
per volontà del plenipotenziario toscano di Fratelli d’Italia Donzelli. Un atto
già grave quello della nomina di un commissario, in barba alla Legge che
prevede il commissariamento solo in caso di mancata intesa con la Regione
Toscana sulla base di una terna proposta dal ministero. Intesa che non si è
nemmeno cercata e terna neanche prodotta. Un atto reso ancora più violento dal
fatto che Arcenni non ha nessun legame con il territorio dell’arcipelago,
nessuna esperienza in ambito di parchi e, da quello che risulta, neanche le
competenze ambientali richieste per un incarico così prestigioso e importante
che ha ricadute dirette sulle isole sia di carattere istituzionale/politico che
economico e sociale. Una nomina volgare solo per occupare una poltrona da parte
di Fratelli d'Italia, che se ne frega del coinvolgimento degli enti
territorialmente coinvolti e, soprattutto, dagli interessi delle cittadine e
dei cittadini dell’arcipelago. Il commissariamento peraltro non permetterebbe
neanche la costituzione del direttivo del parco. Chiediamo che le sindache e i
sindaci, i presidenti delle province di Livorno e Grosseto che compongono la
Comunità del Parco, si oppongano con forza a questa nomina calata dall’alto e
che la presidenza della Regione Toscana pretenda il rispetto della legge e la
nomina di un o una presidente che sia d’intesa tra ministero e Regione, che
abbia un legame forte col territorio dell’arcipelago e le competenze per
guidare un ente così importante. Nell’attesa della nomina può serenamente
essere prorogato l’attuale commissario Giampiero Sammuri (nella foto)».