13 agosto 2025

RIO, L'AVVOCATO ELISABETTA VANNUCCI: “Mi spiace tanto per i suoi bimbi che dovranno camminare un po’ a piedi, ma come si può pretendere che la comodità prevalga sulla legalità?”

ilVicinato@ - Fonte notizia dalla stampa locale – Alcuni stralci di un’approfondita lettera di Simone Benvenuti, pubblicata per intero sul quotidiano https://www.elbareport.it «Poco tempo fa mi rivolgevo apertamente alla signora Elisabetta Vannucci chiedendo una risposta franca - e sul merito - alla domanda sul perché si fosse scelto di rendere di fatto inaccessibile al pubblico la spiaggia delle Fornacelle, privandone gran parte della cittadinanza dal godimento (…) A questo riguardo, segnalavo in quell’occasione che quella spiaggia è una delle poche, se non l’unica del versante orientale, a prestarsi alla fruizione da parte di bimbi piccoli, e questo per diversi motivi non ultimo il fondale basso. Per questa semplice ragione chiedevo una dichiarazione pubblica, trasparente, su quali fossero i motivi reali che avessero spinto a mettere in questione tale palese interesse pubblico (…) La risposta alla mia richiesta è stata insoddisfacente, reiterando la retorica della legalità: “mi spiace tanto per i suoi bimbi che dovranno camminare un po’ a piedi – scrive la signora Vannucci – ma come si può pretendere che la comodità prevalga sulla legalità?” (…) Miravo solo a ricevere una spiegazione pubblica e trasparente delle ragioni che hanno portato un privato a rendere di fatto inaccessibile una spiaggia alle categorie più vulnerabili della cittadinanza. Delle risposte finora ricevute e della vicenda delle Fornacelle l'impressione (che spero ancora possa essere contraddetta dalla signora Vannucci) è che dagli ideali di Weimar ci separano un centinaio di anni, ma non in avanti bensì indietro: quelli della prima metà dell’800, quando il più grande poeta romanesco, Gioacchino Belli, coniava una famosa frase ripresa da Monicelli nel Marchese del Grillo... ».