lomarchetti@ - «All’epoca
costumava (era in uso) che quando una persona era in fin di vita, le donne del vicinato
andavano al capezzale del moribondo e recitavano le litanie per l’anima dell’ormai
prossimo defunto. In quella casa di Rio, però, la miseria si tagliava a fette, tuttavia
la figlia dell’uomo, per celare la vera situazione economica e dare a intendere
che al babbo non aveva fatto mancare nessuna cura e premura, si avvicinò al
letto: “Babbo, lo volete un po’ di brodo?”. Lui con un filo di voce: “Ma lo dai
aora (adesso), me lo sbatto sulla c@pp@ll@” (sull’organo sessuale maschile). La
figlia colta di sorpresa, rivolta alle comari: “Lo sentite, dove vuol’essere ricoverato (sepolto), o
come famo (facciamo) che non c’abbiamo nemmeno i soldi per metterlo nel
fornello (loculo)!”. Poi aggiunse all’orecchio del padre: “Non ti dovevi devoscià
(sperperare) tutti i quattrini nelle bettole”». Lorenzo M.