ilVicinato@
- Fonte notizia stampa locale - «Il
titolare di una ditta di smaltimento liquami fu colto alle prime ore dell’alba
3 maggio scorso dagli uomini della guardia di finanza mentre scaricava
illecitamente i liquidi contenuti nella sua autocisterna all’interno di un
tombino di raccolta delle acque piovane del comune Porto Azzurro. L’episodio,
però, convinse le fiamme gialle di Portoferraio che l’iniziativa della società
potesse avere pure lo scopo di evadere l’imposta con l’occultamento dei ricavi
derivanti dalle prestazioni svolte. È così emerso che la ditta non ha
dichiarato un introito di oltre 190mila euro. In sostanza la società offriva il
servizio di raccolta e smaltimento di acque reflue, per lo più ad abitazioni
private, ottenendo dai proprietari il pagamento della prestazione senza
rilascio dei previsti documenti fiscali, da qui lo sversamento abusivo del
liquame direttamente nelle fognature pubbliche nei paesi dell’Isola».
