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- «Quando nacque, i suoi genitori erano molto giovani, si erano sposati non
per necessità bensì per scelta. La zia del bambino, che aveva qualche anno più
della sorella, si prese cura del neonato: era il primo nipote nato in famiglia!
Così lui crebbe con i genitori e con la zia Clementina che lo allevò maternamente, così se lui cadeva, o qualche
coetaneo gli faceva un dispetto, lui non andava verso la mamma, ma si rivolgeva
alla zia. In lui maturò, verso quella zia, un rapporto tale per cui, ad esempio,
quando lei lo portò in comune per fare le pubblicazioni di matrimonio, il
piccolo ribelle per protesta sputò sul registro dello stato civile. Insomma, fra i due c’era
un rapporto stretto, tant'è che anche dopo ilmatrimonio con Porfirio, Clementina invitava spesso a casa sua quello che
oramai non più un bambino. In quegli anni all’Isola d’Elba aprì il primo
discount, il Sosty, dove la mamma del ragazzo vi faceva la spesa, ma lui si era
convinto che la zia invece non facesse altrettanto, così un giorno, di fronte a un piatto freddo
con prosciutto crudo, tagliato spesso, contornato da carciofini sott’olio, pomodorini
ed erbette, lui sentenziò: "Questo si che è un prosciutto buono, mica
quello che compra la mia mamma al Sosty!". Zia e zio, rimasero zitti, ma si
scambiarono un'occhiata sorniona perché quei prodotti, impiattati così
elegantemente, provenivano proprio dal discount di Portoferraio! Larga la foglia, stretta la via dite la vostra che ho
detto la mia…». Lorenzo M.
