11 dicembre 2025

PICCOLE STORIE DI RIO: "NACQUE UN BIMBO CON LA CODA E L’OSTETRICA PERSE IL POSTO DI LAVORO DOPO CHE FU FATTA CORRERE"

lomarchetti@ - «Agli inizi del ‘900 il medico condotto e l’ostetrica facevano parte, sia nel bene sia nel male, dei dipendenti del comune e da questo erano assunti, stipendiati e licenziati. Avvenne che in una famiglia benestante, molto influente nella vita paesana, nacque un bambino con la coda. La presenza di una coda nei neonati è un fenomeno raro, ma che tende a scomparire entro otto settimane, oppure, può essere eliminata con un intervento chirurgico. Questa particolare situazione era all’epoca associata a una condizione di superstizione o addirittura macchia sociale. I familiari del nascituro, quindi, facevano in modo che il fatto fosse occultato.  In paese, invece, quella notizia corse di bocca in bocca e, addirittura, fu oggetto di sbeffeggiamenti: “Hai saputo? A Vittorio è nato il figlio con la coda”. “Ma come? Sì, con la coda come agli asini!”. E giù risate. Al Sor Vittorio e alla Sora Virgilia la cosa non andò giù: Chi poteva aver diffuso una notizia che doveva rimanere segreta? Prima il sospetto e poi la colpa cadde sull’ostetrica, solo lei e le donne di casa erano a conoscenza del triste evento, escluse quest’ultime per ovvie ragioni, la colpa fu data alla balia, come la si chiamava al tempo. Il Sor Vittorio, pompato dalla moglie, non perse tempo e andò dal sindaco Carlo Giannoni e gli disse: “Devi licenziare quella pettegola della levatrice, se no alle prossime elezioni né io né la mia fazione ti sosteniamo!”. Ma con quale motivazione licenziarla? Cominciarono a fare circolare la voce che data l’età, la donna non era più in grado di svolgere il suo lavoro. Allora stabilirono di sottoporla a una prova fisica: doveva andare dall’Annunziata al Cetolone (da un castello all’altro) in un tempo prestabilito, cioè nel lasso di tempo che secondo loro era necessario per cogliere due parti. La prova ebbe inizio, ma mentre la donna tutta affannata percorreva via Mantebello, ebbe un malore, inciampò sui suoi piedi, cadde sulle scale e si arrese. Quindi, non superò la prova: seppure capace, esperta e preparata fu licenziata su due piedi (è proprio il caso di dirlo) anche se era completamente estranea dalla diffusione della voce del bimbo con la coda. Larga la foglia, stretta la via dite la vostra che ho detto la mia…». Lorenzo M.